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Simona Bartolena per dolcemeta

Fin dal titolo, Dolcemeta – un semplice, ma efficace, gioco di parole nel quale un accento fa tutta la
differenza… – l’esposizione si presenta come un viaggio interiore dell’artista, in cerca di risposte e di
una nuova consapevolezza di sé.
“Mi è sempre piaciuto ragionare su un tema per una mostra, sviscerarlo, portarlo alle estreme
conseguenze, per poi abbandonarlo una volta sviluppato completamente… la prossima mostra vedrà
raffigurati diversi soggetti per me dal forte contenuto simbolico…”, spiega Fabio Presti, “Il cervo è un
animale legato sia alla forza che alla calma. Il cervo come simbolo di rinnovo continuo della vita, in
un processo di morte e rinascita. Le sue corna si rinnovano annualmente, cadendo e rinascendo in
primavera con una ramificazione in più, che simboleggia l’aumento della forza, dell’età e della
saggezza”.
Presti ritrae il cervo nel suo habitat: i boschi, i monti… anch’essi luoghi dalla forte carica simbolica,
metafora di un cammino spirituale, di un viaggio per approdare alla meta: una dolce-meta.
L’altro tema di questi ciclo di opere sono i mandala mischiati alle costellazioni interpersonali, ovvero
a tutti gli incontri che hanno fatto di noi ciò che siamo. Anch’essi riconducono al concetto di viaggio
iniziatico, di crescita interiore, ricordando la caducità delle cose e la rinascita, la distruzione che
porta a una nuova vita. Nelle opere di Presti i mandala sono spesso composti da due metà che si
fondono insieme…: una dolce-metà.
In questa personale ricerca di pace interiore, di equilibrio e di una nuova dimensione, Presti trova
anche un nuovo corso per la propria ricerca pittorica, una ricerca che non tradisce il passato,
restando fedele a quel segno e a quello stile inconfondibile che da sempre contraddistingue la
produzione di questo giovane e talentuoso artista.


Simona Bartolena – direttore artistico Progetto Arte R&P Legal


Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso.

 

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